Programmazione e lavoro per avere risultati

Gli ultimi 30 chilometri prima di approdare nella fabbrica  di Galasport,  arrivando dall'Italia e passando per la Germania,  sono di un bellezza infinita. La storia sembra essersi fermata, ci sono poche macchine e le rare case nascoste nel bosco che incontri hanno un fascino misterioso. Una lungo e incantato cammino tra abeti e faggi, tra sempreverdi e latifogli che segue fedele la morfologia del terreno, ti fa guidare con serenità, lasciandoti libera la mente che si gode i colori autunnali che tanto piacciano ad Amur.

Questo é  un periodo molto importante per gli atleti che vivono da questa parte dell'emisfero.  I loro allenatori devono aver già programmato  la stagione futura dopo aver ben analizzato quella appena conclusa.  E' tempo  di verificare lo stato fisico per capire bene da dove si riparte, anche se per la verità non ci dovrebbe essere mai stato un vero e proprio stop. Magari, terminate le gare di stagione, le uscite sulla barca da slalom hanno lasciato il posto alla canoa da discesa o da torrente per cambiare stimoli e sensazioni.  Noi siamo andati a Susice a prendere le nuove barche per poi trasferirci subito sul canale di Troja che non a caso è affollato da atleti ed allenatori che hanno sete e voglia di vittoria. Qui  incontriamo una realtà che per il momento è solo nei nostri sogni... tutto é già programmato da tempo  fino ai mondiali di Pau di fine settembre, primi di ottobre 2017. E' lo stesso Jíři Prskavec tecnico  che mi snocciola date e località a memoria conferma che sono programmi già da tempo ben collaudati e definiti.  Il suo gruppo di lavoro sarà in Francia a Pau dal 6 al 21 novembre, poi torna e i primi di dicembre trasferimento ad Al-Ain negli Emirati Arabi per dare uno stimolo forte al lavoro in canoa. Dopo le feste di Natale  ci sarà il periodo di ossigenazione in montagna  prima di partire per il lavoro di grande preparazione specifica  in Australia che durerà fino alla prima settimana di marzo, dove ci sarà pure la possibilità di riprendere confidenza con le gare, visto che ci saranno i classici "Australian Open" ad aspettarli. Quindi tornati a casa si concentreranno sulle selezioni per maggio inoltrato. E da lì in poi la stagione di gare.

I grandi risultati  arrivano e perseverano solo se c'è:

- una programmazione serie e duratura,
- una costante verifica del lavoro in atto  e di chi sta  

   operando,
- un aggiornamento continuo con la condivisione di idee fra 

   tecnici professionisti, 
- una ricerca sempre all'innovazione per avere delle 

   precise 
   informazioni su temi scientifici vicino allo specifico 
   sport,
- un' identificazione dei talenti per inserirli in programmi 

   specifici che abbiano cura e attenzione del loro sviluppo
   sportivo, umano e culturale.

E a tutto ciò bisogna metterci costanza e determinazione non solo per i periodi dei raduni, ma per tutti e 365 giorni che formano un anno  e nell'anno olimpico, bisestile, serviranno pure quelle 24 ore in più per cercare di  agguantare un podio a cinque cerchi.

Occhio all'onda!

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