Viva la Tribu Baylacq!

Marie Zelia Lafont con il suo allenatore Didier Baylacq
Ho a lungo parlato dei K1 uomini, inutile nascondere l'interesse per questa categoria considerando il fatto che secondo me è stata la specialità  in cui il duello tra Combot e Neveu ha infiammato gli animi. In realtà altri drammi e gioie si sono concretizzati pure fra le donne considerando il fatto che Emilie Fer, campionessa olimpica in carica, campionessa del mondo 2013 e terza agli europei nel 2014 ha gettato la spugna all'ultima gara quando sembrava ancora in corsa per qualificarsi a Rio 2016. La 33enne nata a Saint-Maurice, una cittadina dell'Île-de-France, ha capitolato malamente, troppe le penalità a suo carico e ne ha approfittato la 29enne  Marie-Zelia Lafont. Ora raccontarvi di quest'ultima atleta non è facile considerando il fatto che è veramente un personaggio fuori dalle righe: sembra venuta dal nulla, ma soprattutto dà l'impressioni di vivere in un mondo tutto suo. E' allenata da Didier Baylacq e qui dobbiamo spendere anche per lui due parole considerando il fatto che Didier, oltre ad essere un amico, è un allenatore non inquadrato negli staff tecnici della federazione, ma è quello che definiremmo un "libero professionista". Ha un passato come atleta nel settore discesa, poi ha messo su famiglia e ha iniziato a vagare per il sud America con il suo camper. Qui ha conosciuto Adrian Rossi e nasce una  collaborazione per allenare nello slalom i ragazzi argentini. Tornato in Patria a Pau ha costituito la "Tribu Baylacq" offrendo consulenze tecniche a chi ne avesse avuto bisogno. Torniamo però a Marie-Zelia Lafont che da Junior prende due bronzi nelle gare a squadre ai campionati europei. Poi da senior è 7^ ai Campionati d'Europa lo scorso anno, mentre nel 2013 a Praga è sesta in finale al Campionato del Mondo. Ha preso una sola finale in coppa del mondo, quella cioè di Augsburg nel 2013 ed è Campionessa di Francia nel 2015. Nella settimana di selezioni piazza subito una stoccata vincendo la prima gara con 2,55 sulla Fer. Poi sarà solo 9^ nella seconda gara per un salto di porta e una penalità, ma dalla sua rimane il tempo che è ancora ottimo. Nell'ultimo giorno parte al risparmio ed è in ritardo sul prima intermedio alla porta 8, ma da qui inizia il suo cammino verso Rio ha una seconda parte di discesa velocissima e il suo meno 2,98 lo testimonia. Tocca però la porta 16 e va a chiudere a 0,05 dalla vincitrice che sarà Carole Bouzidi. La terza gara invece della campionessa olimpica è tutta in attacco ma decisamente sporca infatti tocca la 7 e la 8 poi ancora la 18 e per concludere pure la 22. Neppure con zero penalità sarebbe riuscita a battere comunque Lafont che evidentemente in questi giorni ha dimostrato di essere pronta ad indossare la maglia francese per rappresentare il suo paese ai Giochi Olimpici.
Chi rimane fuori da tutti i giochi invece è Nouria Newman l'eclettica pagaiatrice che non si limita solo con lo slalom, ma l'alto corso e le spedizioni su molti fiumi del mondo l'attirano in continuazione e a mio modestissimo avviso sono il vero limite per lei nel momento in cui si esprime fra i pali dell'acqua mossa.

Una curiosità a Rio 2016 non ci saranno i campioni olimpici di Londra  nella canadese monoposto, Tony Estanguet ha chiuso la sua carriera proprio dopo questa gara. Fra le donne abbiamo visto la sconfitta alle selezioni di Emilie Fer, mentre nella canadese biposto non ci saranno neppure Timothy Baillie e Etienne Stott. Il primo si era ritirato un anno dopo i Giochi, mentre Stott è risalito in barca con Proctor, ma non hanno conseguito il pass olimpico sono per il momento le prime riserve nel caso in cui Houslown-Florence dovessero avere problemi.
Rimane a questo punto solo in gioco Daniele Molmenti che fra pochi giorni scenderà in acqua per il primo turno di selezioni per la squadra italiana... staremo a vedere se il destino lo aiuterà oppure se ha deciso che a Rio 2016 non ci debba essere nessun campione olimpico in carica a gareggiare.

Piccolo sguardo alle selezioni tedesche che si sono svolte ad Augsburg in questo fine settimana. Aigner super favorito con due vittorie, intravede una suo ritorno olimpico dopo il bronzo di Londra. Sideris Tasiadis in C1 ha portato a casa le prime due con ampi margini su tutti anche per lui sempre più vicino l'obiettivo. Nel settore femminile la lotta proseguirà anche nel prossimo week-end per definire il nome così pure nel C2, quindi non ci rimane che aspettare.

Dagli States arrivano le conferme per Smolen (K1 men) e per Casey in (C1) per gli altri aspettiamo le prossime gare.

Occhio all'onda!

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