Francesi in gioco per i posti olimpici

Sono giorni infuocati in quel di Pau in Aquitania nei Pirenei Atlantici. I francesi si stanno giocano la partecipazione alle Olimpiadi. Ieri prima gara per C1 e K1 uomini (anche le donne in C1, ma non per i giochi a cinque cerchi ovviamente), mentre oggi erano in gara donne sedute e C2. Siamo alle prime battute, ma ne abbiamo visto già di belle, domani forse per i K1 si chiuderà il capitolo selezioni se il bravo Boris Neveu vincerà anche la seconda gara. Gargaud in C1 è rinato dopo il disastro fatto un anno fa giusto qui in occasione delle selezioni 2015, mentre Lafont mette paura alla campionessa olimpica Fer. In C2 i giovani campioni europei U23 del 2014 mettono lo zampino davanti ai quotatissimi Gauthier Klauss / Matthieu Péché.
Ma non volevo parlare delle classifiche volevo invece sottolineare la bellezza del tracciato di questa prima prova di selezione che sta tenendo il mondo intero in suspance. Un percorso che permette agli atleti di esprimere tutto ciò che rappresenta lo slalom e cioè sforzo fisico, tecnica, tattica, velocità, abilità, equilibrio. Tutto riassunto in 23 porte distribuite sul tracciato francese con grande maestria. Si partiva con una combinazione angolata al punto giusto di quattro porte poi una risalita a destra (numero 5) che Neveu si è mangiato in un solo boccone. Porta sulla quale, credo, abbia effettivamente costruito la sua vittoria. Lì il francese, campione del mondo a Deep Creek  2014 e campione europeo 2015 a Markkleberg, ha preso fiducia nei suoi mezzi e ha iniziato una sorta di marcia trionfale su acque che sembravano aprirsi al suo passaggio. Una sorta di moderno Mosè capace di navigare leggero e sicuro sprezzante  del pericolo  per arrivare al traguardo e ricevere dal divino le tavole di una legge che sembra però essere dettata da lui stesso.
Mi sono innamorato della parte centrale del tracciato con cambi di direzione importanti ma soavi sfruttando al massimo i giochi d'acqua di un canale che ricorda assai e piacevolmente un fiume naturale.
Bella anche la porta 21 che ci riporta alle famose e spettacolari  porte "ski" bandite e viste  dall'ICF come peste bubbonica.
Domani si proseguirà per una giornata che potrebbe anche già darci i nomi di chi rivedremo in gara a Rio tra il 7 e l'11 agosto.


Occhio all'onda!

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