Gare di selezioni emozionanti fino alla fine

tutte le foto di questo post sono di:  Fabio Canhete
Se la sono giocata fino all'ultima pagaiata dopo tre giorni di gare sul canale olimpico di Rio. Gare che emozionano e che ti tengono con il fiato sospeso a lungo. Il tabellone elettronico non lascia dubbi o incertezze e riporta: 

1 Pedro Henrique da Silva 91,03 
2 Ricardo Martins Taques  91,28 

preceduti da due numeri rispettivamente 1 e 2, dove 1 significa quasi la certezza di essere al via ai Giochi Olimpici e 2 viceversa essere la riserva ad un sogno che ogni atleta insegue dal primo momento che  inizia a muoversi sull'acqua.

Che emozione e che forza vedere questi due atleti, ma non solo loro, in questi tre giorni di gare all'ultima stoccata. Una bella gioventù che fino all'ultimo respiro ha pagaiato con la forza della corrente. Sono passati cinque anni e me li ricordo tutti piccoli e impauriti, oggi li ho visti pronti a combattere una grande guerra fatta però con armi che accarezzano l'acqua e non con mitragliatrici ammazza uomini. Attenti ad ogni dettaglio. Attenti a misurare le energie da spendere al momento giusto. E poi aggredire con sapienza le porte di un tracciato che non perdona. Ho visto nei loro occhi la fame di vittoria. Ho visto nei loro volti il terrore per una possibile sconfitta. Ho rivisto in loro la mia vita al ritroso quando un mese prima delle selezioni entravo in concentrazione con me stesso e Amur pazientemente mi accompagnava senza proferir parola; lei che non è mai stata agonista di natura e che oggi si ritrova in casa tre uomini dediti alla ricerca della performance sportiva.
Bravo a Pedro Henrique da Silva che all'arrivo ha liberato tutta la sua tensione in un urlo verso il cielo accarezzando brutalmente la sua canoa che lo ha portato a questa grande vittoria. Eppure ha temuto dopo un primo giorno volando e un secondo decisamente sotto tono e un terzo giorno di passione dopo l'errore commesso in prima manche.
La domenica di Pasqua assomiglia più ad un  venerdì di passione  e il sole inizia a calare alla partenza. Lassù su quello specchio d'acqua che immette nel budello di corrente e onde  restano solo due atleti che si giocano il tutto per tutto in quella unica discesa... tutto il resto sembra non contasse per nulla! Parte Ricardo Martins Taques una forza della natura un atleta di 1.85 con una muscolatura definita in ogni dettaglio,  la sua pelle è scura  come il suo sguardo che in questo momento  è fisso   solo sul traguardo. Io sono all'altezza della porta 16, sono la seconda camera e prendo i tempi dall'uscita della 13 al "bip" dell'arrivo, mentre a monte c'é Jordì Domenjo per la prima camera e per gli intermedi fino alla mia 13. Al mio fianco Guille Diez Canedo che assieme a me condivide questa avventura da tempo.  Cerchiamo di allungare il collo per  guardare  a monte e vediamo la porta uno muoversi vistosamente, credo che entrambi stiamo pensando che comunque Teco ha una buona prima manche e forse gli basterà per vincere, ma non sarà così. Liberatosi anche dell'ultimo freno psicologico, la macchina umana Teco,  si lancia in una rincorsa che si trasforma in una azione tecnica prestigiosa entrando  e uscendo dalle successive risalite con maestria e velocità. All'ultimo salto è impeccabile, vola letteralmente sul traguardo ferma il cronometro su 91,28. Guille ha un sussulto e urla il tempo senza penalità 89,28 una grande discesa. Non c'è tempo di aggiungere null'altro e Pepe è in gara, via radio ci arriva l'informazione da Domen: "Pepe in vantaggio su Teco fino alla 13 di 7 decimi". Pepe arriva al salto entra nel grande bucone per trasferirsi sul lato opposto del canale per infilarsi dentro la porta 20 io fermo il cronometro dell'intermedio che ci dice che  lì ha perso 1,94 (Teco 7.26 Pepe 9.20), la matematica non è una opinione e considerando il fatto che il primo ha un tocco significa che i due si stanno giocando la gara più prestigiosa per un atleta in quelle ultime 3 porte che valgono una vita!
Già sapete com'è andata a finire, ma va dato onore e merito a questi due campioni che ci hanno regalato grandi emozioni e che oggi in questa gara su questo percorso hanno dimostrato che il Brasile è cresciuto molto: sicuramente sarà competitivo nella gara a cinque cerchi anche nel Kayak maschile. 

Onore e merito anche a tutti i gli altri 32 concorrenti che hanno gareggiato alla grande.  Grazie a tutto lo staff organizzativo, dirigenziale e politico che sta dimostrando che quando c'è impegno e costanza i risultati arrivano sempre  prima o poi, bisogna solo crederci e lavorare duramente.

Occhio all'onda! 


Pedro Henrique Da Silva - "Pepe"

Ricardo Martines Taques - "Teco" 





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