Rilevamento tempi e successiva analisi


"Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano"
...
        Erri De Luca - Considero valore




Da un allenamento di velocità, da una  simulation race, dai  percorsi cronometrati o anche dagli stessi loops, possiamo ricavare molti dati che ci saranno utili per seguire l'evoluzione del nostro atleta nel tempo.
Durante l'allenamento  sono abituato ad annotare tutto su un quaderno,  e  alcuni dati poi vengono riportati sul computer per essere archiviati ed essere comparati con altri fatti precedentemente. A tutto questo si uniscono le riprese video, anch'esse analizzate a archiviate grazie ad un ottimo sistema creato da Dartfish il quale permette agli atleti di scaricarsi direttamente sul loro computer le immagini degli allenamenti registrati.
Ma che cosa possiamo ricavarne dai tempi e dalle varie comparazioni è presto detto. Prendiamo ad esempio l'allenamento di  velocità, in cui abbiamo registrato  i tempi delle singola prove. 

Quindi  dalle  cinque prove sullo stesso percorso possiamo capire:

a) il miglior tempo sulle 5
b) quante distacco abbiamo tra la migliore e la peggiore
c) le percentuali di distacco da atleta di riferimento

d) le penalità  per singola prova
e) le penalità totali
f)  il tipo di penalità

g) verifica  la capacità dell'atleta che ha di prova in prova nel percepire se ha migliorato con il tempo oppure no annotandoci di volta in volta ciò che lui pensa sia stato il suo tempo. 
 
Io interpreto ad esempio il lavoro di velocità scendendo come una prova di un percorso completo suddiviso in 5 parti. Quindi alla fine di ogni discesa posso sommare le 5 prove ed ottenere il tempo totale che di volta in volta potrà essere comparato tra prova e prova. Poi sommando i vari tempi totali avremo la quantità di secondi del lavoro fatto.
Interessante prende alcuni dati anche nei lavori di "loops" in cui possiamo inserire dei percorsi cronometrati all'interno della discesa. Nella foto A un esempio dei dati ricavati da un allenamento sulla resistenza con due prove cronometrate veloci sul complessivo tracciato. Nella foto B i dati analizzati a fine allenamento per singolo atleta.

Con queste informazioni  possiamo renderci conto delle caratteristiche dei singoli atleti, perché questi rilevamenti messi a confronti ci permettono di avere elementi certi in mano per poter verificare quanto magari noi siamo portati a pensare e a vedere. Avere la conferma matematica della cosa ci può aiutare, ma attenzione non dobbiamo prendere tutto alla lettera e tanto meno valutare l'atleta su una singola sessione di allenamento. Più lungo sarà il periodo di monitoraggio, meglio riusciremo a calibrare allenamento e interventi tecnici sullo stesso soggetto.


Occhio all'onda!   




foto A

foto B

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