Realtà immaginata

                                         "La flor de mi ilusión
                                  la mató el frío de un invierno
                                   cruel de ingratitud y dolor,
                                                ¡pobre flor!"


 

Ho perfettamente chiara la differenza che c'è in me fra la canoa e il tango.
L'ho capito  ascoltando "Pobre flor" di  Alfredo de Angelis.  Questa fantastica riproduzione di  battute e tempi regalano  emozioni e ai  veri ballerini permette di immaginare ancora prima di ballare passi e sequenze, ma per me non è così automatico come quando ammiro una rapida.  

Venerdì scorso ho passato diverse ore  sul fiume ad osservarlo e a goderne l'energia con lo scopo poi di  disegnare la pista per le gare di sabato e domenica. Lì su una pietra ascoltando la musica del fiume mi era tutto chiaro. Cosa che non mi succede invece quando mi immergo nelle emozionanti melodie del tango. Su una riva sono in grado di immaginarmi e riprodurre perfettamente ciò che si può realizzare in acqua. Posso vedere in anticipo gesti, manovre, posso ascoltare e capire la fatica che ogni atleta dovrà fare per passare una porta nel modo più veloce. Entro nelle paure, nelle sofferenze e negli amletici dubbi degli attori e trovo o propongo soluzioni. Mi sento partecipe dell'arte se pur estemporanea come quella di vivere l'intensità dell'acqua che corre e che va colta  esattamente in quell'istante né prima né dopo. Come un gancio o una mordida che devono essere disegnati su quel tempo... non prima e neppure dopo. In acqua devi trovare il tempo e seguirlo per tutta la tua discesa, devi ascoltare il tuo respiro e il tuo cuore lasciando la mente libera di percepire l'energia della vita. Tutto questo me lo posso immaginare perché ho passato la mia vita ricercando queste emozioni prima per me e poi per trasmetterle  ai miei atleti. Il punto ora è chiarissimo è come per uno scienziato che studia e ricerca, ma non sa esattamente che cosa scoprirà e che cosa uscirà da profonde analisi e riflessioni. Non sa a priori a che cosa porteranno le tante ore passate a leggere e ad analizzare micro cellule tanto da perderci la vista.  Ti alleni, ma non sai esattamente dove potrai arrivare, deve essere una ricerca continua senza pausa e per la curiosità di percepire l'impercettibile. Per  la voglia di sentire e trasmettere al tuo mezzo tutta l'energia che scaturisce da questo profonda ricerca.                                           
                                           Hoy es sepulcro y paz
                                          de mis ansias de pasión.
                                          Porqué no vuelve más, l
                                           o que amé con frenesi?

Bene per il momento studio e mi applico, un giorno si vedrà a che cosa sarà servito... se mai si vedra!

Occhio all'onda!

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