Tassa partecipazione piuttosto alta!


 Questa mattina dal parcheggio dell'impianto alla partenza ci sono arrivato con la "golf car": ho approfittato di un passaggio e così mi sono goduto seduto la tranquillità del  tragitto in attesa di una giornata che sapevo sarebbe stata decisamente piena.
Ci sarà circa un chilometro  e mezzo per arrivare allo start passando a lato del campo di allenamento, mentre sullo sfondo si vedono tutte le tende e le varie strutture montate dall'organizzazione per ospitare le 61 delegazioni e gli oltre 300 atleti presenti a questo mondiale. Sono passato pure sotto ai due mega schermi posizionati all'interno del canale e a lato del "special hosting Area". Gli inglesi, come la maggior parte delle altre organizzazioni,  si preoccupano  delle autorità  più che  degli attori protagonisti. Ogni persona accreditata dalle varie squadre nazionali paga 125 sterline (172 Euro)  più le  spese per giudici che sono di  60 euro ad atleta, per un totale di 230 Euro! Non male per aver qualche bottiglietta di acqua, mele e arance e un caffè se hai la fortuna di trovarne ancora ad una tenda che dovrebbe essere il punto di riferimento per tutti i partecipanti ed invece sembra più un luogo di rifugiati senza nessun tipo di servizio, con un televisore spento e senza collegamento al video delle gare.
La canoa slalom deve cambiare anche sotto questo aspetto se vuole fare il salto di qualità che tutti noi ci aspettiamo.  Tony Estanguet, arrivato solo oggi qui, dovrebbe tornare a passeggiare nell'area atleti, considerando che lui è il rappresentate di questa categoria nel CIO, e non limitarsi alla zona arrivo tra autorità che domani già si sono dimenticate di essere state qui.
Ok! A parte tutto ciò il sole ci ha riscaldato e le gare qui si vivono più in chiave olimpica e per nazione che individualmente.
Passano in semifinale in C1 maschile 16 nazioni e i pass olimpici  a disposizione sono 10, ci sarà da stare con il fiato sospeso fino all'arrivo dell'ultimo semifinalista. Tre i nomi importanti che chiudono il mondiale oggi:  l'australiano Kynan Maley che aveva vinto gli Australian Open, il  polacco campione europeo junior 2010 in forte crescita Kacper Gondek e lo svizzero Thomas Koechiln che quest'anno aveva preso una finale in Coppa del Mondo. Martikan ha rischiato molto considerando il fatto che ha dovuto fare anche la seconda discesa per qualificarsi dopo il 50 in prima manche all'ultima risalita di destra, la numero 20 per la precisione.  In contropartita la Slovacchia ha un Benus in gran forma che qui si permette di arrivare in surplace senza forzare praticamente  su nessuna combinazione. E' pulito e accademico in ogni sua azione.
Bene Italia con Colazingari e Cipressi che passano il turno con una seconda discesa combattiva e con il cuore in mano. Bravo anche il giovane Ceccon che per poco rimane fuori, ma dimostra talento e doti tecniche e fisiche importanti per la sua età. 

La nota di colore oggi arriva direttamente da Valstagna: presente alle gare anche il sindaco di questa cittadina della Valsugana tanto cara alla canoa italiana.  Carlo Perli, già direttore tecnico della squadra nazionale slalom ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, oggi era sulla riva a tifare per il tricolore. Poi l'ho visto all'uscita dell'impianto questa sera a parlare animatamente con Roberto D'Angelo... chissà di cosa stavano discutendo assieme questi personaggi che hanno fatto la storia della canoa nazionale con le loro imprese agonistiche prima e poi con la loro passione per questo sport dell'acqua che corre. 

Domani ultimo giorno di qualifiche con i Kayak uomini, poi demo-run per semifinali e staremo a vedere se la musica cambia!

Occhio all'onda! 





Ana Satila intervistata dall'inviato della "Globo TV" dopo la sua prova di qualifica in C1 che ha chiuso al 12esimo posto

con Pedro Aversa in zona partenza

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