K1 men una lotta all'ultima pagaiata

Cosa vi racconto oggi? Forse dei vestitini country che ogni giorno sfoggia Sue Natoli, il braccio destro di Jean Michel Prono? Oppure di quanto sono stupide e assurde certe regole che gli inglesi fanno rispettare alla lettera dimostrando tutta la loro incapacità di gestire situazioni non codificate? Forse interessa di più il fatto che il giudice italiano da tre giorni completamente ignora la mia presenza e poi a stento mi saluta solo dopo mio  sollecito ? Che si sia offesa per qualche verità? Ma si sa il mondo è bello perché vario e delle opinioni sincere bisognerebbe farne tesoro e non offendersi.

Per seguire la gara di qualifica del Kayak maschile ci vorrebbero mille occhi e non aver atleti da supportare. 106 al via. 106 atleti. 106 cuori che rincorrono un unico sogno. 106 uomini che si venderebbero l'anima al diavolo pur di essere tra i 10 finalisti di domenica e la gara è emozionate per tutta la sua durata.

Dopo  la prima manche di qualifica nei Kayak men, vinta da uno strepitoso Michael Dawson, rimangono fuori quattro   big che sono Samuel Hernanz, con troppe penalità e con molto ritardo sulla penultima discesa; Boris Neveu e Sebastian Schubert con un 50 alla porta sei fotocopia. Fuori anche il Lucien Delfour che con un tocco è 33esimo. A questo poker fuori anche nomi di prestigio come Giovanni De Gennaro, che vanta due finali ai due precedenti campionati del mondo, oltre a Mathieu Doby che quest'anno è stato secondo nella tappa finale di Coppa  a Pau e Lukas Werro finalista in Coppa.

Inizia a piovere giusto nella pausa e la temperatura non arriva ai 15 gradi, in sala video credo che siamo ben sotto considerando il fatto che sono tutti con giacchettone e qualcuno pure con berretto di lana!

Parte la seconda manche e Igor Tsviet, numero 87 nel rannking ICF, mette in essere una manche quasi perfetta con un tempo di 83,50, che sarebbe stato il 10^ tempo nella prima discesa. Gli risponde 21 minuti più tardi il polacco Maciej Okreglak che pagaia come un forsennato dall'inizio alla fine  e il suo 82,79 gli fa vincere la seconda manche (settimo tempo di giornata). Quando scendono in acqua i big la tensione si inizia a sentire. Lo spagnolo Samuel Hernanz rompe la pagaia all'entrata della risalita 8: inserisce il destro in acqua - aggancia - ruota la barca - e nel momento di tirare il destro il tubo si spezza poco sopra la sua mano  e lo lascia attonito sul canale inglese a guardare un futuro che ora si presenta più difficile del previsto.  Lucien Delfour tocca malamente la 16 e resta fuori dal passaggio del turno. Schubert e Neveu sono attenti e il loro obiettivo chiaro è quello di entrare nei dieci e ci riescono con una certa facilità. Bravo Giovanni De Gennaro che è sesto  e raggiunge Romeo e Molmenti in semifinale.

22 le nazioni in semifinale per 15 biglietti olimpici... staremo a vedere domenica cosa succederà nel frattempo domani le prime medaglie e pass per C2 e donne sedute.
Questa sera milonga per distrarsi un pochino e per prendere energie dalla musica che spesso e volentieri sa fare miracoli.

Occhio all'onda! 


il momento della rottura del tubo a Samuel Henanz alla porta 8 in seconda manche di qualifica

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