Archiviata la prima tappa di Coppa del Mondo di Slalom

A Parigi c'è la Torre Eiffel, a Londra il Big Ben, a Pisa la torre pendente e a Roma il Colosseo, mentre a New York la Statua della Libertà. A Praga invece la combinazione 3/4 e la sponda a metà percorso sono i veri simboli, per noi slalomisti, di una città che fa innamorare per le sue bellezze e per il suo calore che trasmette in tutto e con tutto ciò che fuoriesce magicamente da questo cilindro sempre ricco di proposte e novità. I complimenti vanno prima di tutto all'organizzazione puntuale e sensibile su tutto. Bravi ragazzi!

Ultima giornata quindi per la prima tornata di gare di Coppa del Mondo che, se pur con alcuni nomi importanti assenti, non ci ha fatto passare una domenica senza emozioni.

Sono rimasto piacevolmente colpito da quando sono state brave le donne in kayak, partendo già dalla semifinale che è stata una battaglia sul filo dei 100 secondi. C'è poi lo stratosferico tempo della slovena  Ursa Kragelj che nonostante 4 punti di penalità riesce ad agguantare il pass per l'ultima tornata., poi si perderà in finale.  Tra la prima della semifinale, Ricarda Funk, e la decima, Emilie Fer, ci sono 2,59 secondi: nulla! considerando il fatto che siamo abituati a distacchi molto maggiori tra le stesse atlete. Questo ci dice molto sulle caratteristiche del percorso disegnato da Jiri Prskavec e Mark Delaney, due tecnici di alto livello e dalla lunga esperienza.  Il britannico  mi ha confidato che vuole una medaglia come "best designer" perché è riuscito dopo anni a far fare anche a tutti i K1 uomini almeno una porta in retro, cosa mai riuscita prima spontaneamente.
Finalmente, ma qui a Praga, succede spesso e volentieri, un tracciato che ha permesso a tutti gli atleti di esprimersi e al pubblico di godere veramente dell'essenza di uno sport che è la sintesi tra energia fisica e mentale.
La finale in rosa  poi esalta l'eleganza e la determinazione di Jasmin Schornberg che si rifà subito della delusione di essere rimasta fuori dalla squadra che parteciperà ai mondiali di Londra. Infatti la bionda tedesca non sarà al via alla prova iridata perché è finita quarta alle selezioni. Peccato solo che lei abbia dimostrato da molti anni di essere da tempo la migliore in campo internazionale fra le germaniche. Tanto per restare in zona Stefanie Horn in finale è arrivata settima ma la notizia più importante è che è diventata a tutti gli effetti italiana. Ahi! mi sa che ho bruciato però lo scoop all'efficientissimo ufficio stampa federale che ha ignorato la cosa fino a questo momento!

Belle, bellissime gare anche per la specialità della canadese doppia in cui ormai i margini sono ristrettissimi, non c'è più un vero leader, ma ci sono tanti e tanti ottimi equipaggi. Gli italiani hanno pagato problemi fisici che speriamo possano essere risolti velocemente. Chissà cosa staranno pensando i fratelloni slovacchi che non erano presenti al via, ma c'era la sorella manager che evidentemente è venuta a controllare la situazione. Staremo a vedere perché si presenta una stagione altamente interessante per questa categoria considerando il fatto che si è livellato verso l'alto la qualità generale.

Chiuso il capitolo Praga si apre quello Cracovia, il mezzo è già pronto per partire godiamoci l'ultima magica serata in questa splendida ed unica città.

Occhio all'onda!





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