Aria nuova per lo slalom

Non lo so esattamente, ma mi sembra di percepire una certa aria di cambiamento nello slalom. C'è una sorta di silenzio prima della tempesta che non mi lascia tranquillo. Una leggera brezza anima certi discorsi e dichiarazioni dell'amico nonché presidente ICF e membro CIO José Perurena che il prossimo 4 aprile compierà 70 anni, che non mi fanno vedere roseo il futuro di uno sport che amo da sempre.  In sostanza il massimo rappresentante della canoa e quindi anche dello slalom afferma che sarebbe una buona cosa copiare dallo sci e piazzare i pali nell'acqua. Strano no? Poi ci ripenso e collego questa sua idea con un'altra che in un primo momento mi era passata via senza catturare la mia attenzione. Lo spagnolo infatti era particolarmente entusiasta dell'esito che hanno avuto i giochi olimpici giovanili in cui  le gare di canoa consistevano in una sorta di mix tra velocità e slalom e il tutto ovviamente su uno specchio di acqua tranquillo. La sua frase successiva è la più preoccupante: "questo è quello che vogliono al Comitato Olimpico" una disciplina che unisca una e l'altra  specialità.
Ora mi dico, ma il Comitato Olimpico Internazionale non è un ente sconosciuto  fatto di persone anonime messe lì dalla divina provvidenza con il compito solo di alzare il dito per tagliare o confermare le varie discipline sportive. Nel comitato olimpico c'è anche il presidente della Federazione Internazionale di Canoa e cioè il bravo e buon Paci (come è conosciuto nell'ambiente Mr. Perurena). Un presidente è il garante principale di una disciplina sportiva, ma soprattutto deve essere il guerriero che difende a spada tratta il proprio sport nella sua essenzialità senza accettare compromessi di sorta pur di rimanere con al collo la corona di membro CIO.
Poi ho sentito parlare che c'è una proposta da parte dei rappresentanti internazionali degli atleti, nello specifico di Hradilek e Dukatova, di far partire gli atleti da un toboga per ravvivare fin dalle prime battute la gara. Mah! la cosa mi lascia molto perplesso, non vedo la necessità per il nostro sport di partenze lanciate da scivoli o salti come invece fanno nel free-style o nel border-cross.
Ok staremo a vedere.
 

Se tutto quello scritto precedentemente era semplicemente un "pour parler" veniamo invece a ciò che è entrato in vigore a partire dal primo gennaio 2015 e direi che a parte il cambiamento terminologico da Nazione a  Federazione e da Team Managers a Leaders i punti  più importanti del nuovo regolamento internazionale dello slalom sono:

1. non ci sarà più la possibilità di avere tracciati con palo unico. Si torna alle porte con larghezza minima di 1.20 e massima di 4.00 (rule 27.1). La novità sui pali è che dovrà essere posto nel secondo anello bianco partendo dal basso il numero della porta. Si potrà anche usare gli altri spazi bianchi per eventuali sponsorizzazioni. 


2. ci sarà la possibilità di rifare una porta passata con la testa sotto (in eskimo) senza essere penalizzati di 50 secondi.


3. cambiano anche alcune regole per protestare contro le penalità non assegnate a qualche atleta di un altro team. In sostanza si potrà fare una "enquire" (informazione letteralmente parlando) per barca per evento e per competizione, mentre precedentemente non c'erano limiti.
 

4. vengono inserite ufficialmente le prove della canadese monoposto femminile individuale e a squadre ai campionati del mondo.
 

5. cambia il "format" delle gare per mondiali per la coppa. In sostanza i primi 20 atleti della prima manche di qualifica passano direttamente in semifinale senza disputare la seconda discesa. Mentre chi rimane fuori ha la possibilità di prendere la semifinale giocandosela  con la seconda manche. La vera ragione di tutto ciò è quella di guadagnare tempo a livello organizzativo, appesantendo meno i giorni di gara per le qualificazioni.

Occhio all'onda!


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