Una storia che si ripete



4 titoli iridati nello stesso anno in due specialità diverse: 2  fra gli Under 23 ad aprile e due assoluti tra ieri e oggi. Quattro titoli iridati in totale quindi:  2 in Kayak e 2 in  C1 a 20 anni e non dimenticate l'argento a cinque cerchi di Londra 2008 quando di anni ne aveva 18. A tutto ciò si aggiunge il fatto che 25 anni fa papà e mamma a pochi chilometri da qui, sul Savage River, vincevano il campionato del mondo in slalom rispettivamente nel k1 uomini e in quello femminile. Il fato ha voluto che con questi due titoli iridati bissasse quanto fatto molti anni prima i suoi genitori.
Jessica Fox inizia a costruire il suo successo già dalla semifinale che non lascia dubbi sul suo stato di forma. Il 116,84 risulta essere il miglior tempo in assoluto e se pur con un tocco riesce a vincere anche questa fase di gara. Una semifinale che elimina grandi nomi del panorama mondiale come la campionessa del mondo uscente e campionessa olimpica Emilie Fer e la vincitrice della qualifica Maialen Chourraut,  ma restano fuori anche la vice-campionessa del mondo 2013 Nouria Newman e personaggi come Katerina Kudejova. In finale la figlia della "Volpe" non ha nessun tentennamento e migliorandosi di oltre due secondi riesce a stare davanti di 0.96 decimi ad una ritrovata Fiona Pennie che ha sperato fino all'ultimo di farcela. Bronzo alla tedesca Melanie Pfeifer distaccata dall'oro di 6 secondi esatti.
Brava, anzi bravissima Ana Satila che in semifinale fa una grande gara con un tempo che le permetterebbe di entrare in finale e li sappiamo tutti che ogni cosa può succedere. Una penalità alla 8 entrando nella risalita e un'altra alla 16 con la punta e nonostante tutto ciò ottiene l'11^ posto: la prima delle escluse a 6 centesimi dalla qualifica. Con 123 secondi di totale ci sono ben sei atlete di cui tre entrano e tre restano sulla riva a guardare le colleghe giocarsi le medaglie.

Gara decisamente potente nella canadese biposto. Tutti ci aspettavamo un dominio assoluto dei francesi dopo averli visti in qualifica dove avevano beccato i primi tre posti. In semifinale cambiano però le cose e Anton/Benzin sorprendono un po tutti con una manche di ottima caratura.  I due, rispettivamente 3^ e 4^ nella finale della canadese monoposto, sono artefici di una prestazione magica, ma si sa che in finale la musica è ben diversa e suona tutta a favore degli sloveni Boic/Taljat che con un percorso pulito e con un tempo di 118,43 lasciano alle spalle Picco/Biso e Skantar/Skantar. Quest'ultimi qualificati con l'ultimo tempo. Anche qui si scrive un'altra pagina di storia considerando il fatto che gli Hochschorner non entrano in finale neppure quest'anno  dopo 13 anni di presenza ininterrotta.

I mondiali si concludono con le rispettive gare a squadre e sotto una pioggia battente, poi tutti di corsa alla cerimonia di premiazione al college e a seguire big party per atleti, tecnici, dirigenti, volontari e amici. Domani si raccolgono tutte le nostre cose e si torna in Brasile, così avremmo modo di capirci qualche cosa di questo mondiale a stelle e strisce.

Occhio all'onda!

P.S. da Limena arrivano notizie di gare di slalom che si svolgono con manche unica e con atleti che ricordano ai giudici i regolamenti per far squalificare una squadra al fine di salire sul podio. Tristezze uniche che ci fanno capire che ormai in Italia siamo alla frutta. Ci beviamo l'amaro e poi chiudiamo tutto... forse è meglio così!


io con il mitico e grande David Hearn, alla sua sinistra  suo  figlio

Sulla sinistra Andre Beher intento a parlare con Scott Shipley






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