News per Kayak da slalom

Al-Ain - Wadi Adventure Center - inverno  2014 negli Emirati Arabi fra i paletti dello slalom

Come avevo già preannunciato nel post precedente al “Wadi Adventure Center” c’è anche chi sta provando le nuove proposte per i kayak che arrivano da Vajda, partner in questo canale.

Il costruttore slovacco, che condivide il mercato dello slalom praticamente solo con Galasport, ha messo a disposizione il nuovo k1 in due versioni, M e L,  che ha realizzato in collaborazione con Sebastian Schubert e Hannes Aigner.   Il primo è il vincitore della coppa del mondo di slalom 2013, fuori dalla finale mondiale per un banalissimo errore all’uscita dalla 22 in risalita, mentre il secondo è il bronzo di Londra 2012 e finalista ai mondiali 2013. I due forti tedeschi hanno lasciato la Repubblica Ceca per accasarsi a Bratislava. Il kayak, che si chiama Copa, chiaro e preciso riferimento a Rio 2016, è  un mix tra “Sonic Boom” e “Kapsl”. Della prima ha tenuto la parte centrale fino a poco dietro il pozzetto, della seconda ha preso il primo metro e l’ultimo. Alla coda è poi stata fatta una sorta di chiglia sulla coperta e portati all’insù gli
ultimi 40 cm. La sensazione in acqua è buona. Si ha maggior stabilità rispetto alle versioni Boom e Kapsl nella parte frontale. Ha un’ottima rotazione nelle risalite. Nelle intenzioni dei due campioni tedeschi c’era la voglia di mantenere la velocità in uscita della “Boom”, ma avere anche la facilità di rotazione che viceversa ha la Kapsl prima ancora della Galaxy. 
Non è soddisfatto però del nuovo kayak Peter Kauzer che, dopo un anno con Galaxy, è tornato alla Kapsl 2 da lui ideata. Anche Maialen Chourraut, bronzo olimpico e argento iridato, dopo poco più di un mese, ha deciso di tornare alla sua canoa olimpica lasciando da parte la nuova versione di Vajda. La basca è stata  ferma un anno per  la nascita  della sua prima genita, Ane.  Soddisfatto invece della “Copa” è Joan Crespo, lo spagnolo due volte finalista mondiale, che da quest’anno tra un allenamento e l’altro si dedica agli affari. Ha infatti aperto una ditta di import di tecnologia dalla Cina e ora anche dagli Emirati, per pensare al futuro fuori dai paletti dello slalom e per trovare una fonte di guadagno per riuscire a continuare ad allenarsi considerando che la  Federazione Spagnola ha fatto la scelta di puntare tutto solo su tre atleti e cioè Chourraut (k1w), Hernanz (k1m) e Elosegi (C1m). Questi tre atleti non dovranno fare le selezioni e sono gli unici che godono di aiuti economici federali.

Daniele Molmenti parte da questo principio: “barca che vince non si cambia” quindi alla sua Nelo “DM350” 2014 ha solo migliorato  l’impostazione: seggiolino leggermente più comodo e maggior presa sulle ginocchia. 

Galasport preannuncia dei miglioramenti al suo kayak di punta, ma per il momento non si è visto nulla. 


Dalla Francia e più precisamente da Zig-Zag arriva il prototipo “Revolt” versione 2014 del “Volt” costruita in collaborazione con Samuel Hernanz, il transalpino che dal 2007 gareggia per la Spagna, quinto ai Giochi Olimpici di Londra e finalista al mondiale di Praga 2013. L’ha provata Guille Diez Canedo sul canale di La Seu d’Urgell ed  è rimasto positivamente sorpreso. La sua caratteristica principale è che in condizioni di acqua relativamente stabile la barca non derapa nell’entrata delle risalite. Questo ovviamente porta al fatto di cambiare la tecnica di approccio alla porta stessa. Questa stabilità è sicuramente agevolata dalle due piccole pinne poste sotto il seggiolino, idea questa che viene portata avanti da alcuni anni e che probabilmente presto prenderà sicuramente piede. La “Revolt” è una barca che nasce con l’idea precisa di tenere le pinne sotto lo scafo cosa che fino ad oggi non era mai successo. Si era solo messo su scafi progettati per non averle chiglie per mantenere la direzione.

Occhio all’onda! 


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