Schubert, Fox, Tasiadis con un Martikan ritrovato


Per fare un uomo ci vogliono vent’anni, dice la canzone dei Nomadi, e per fare uno slalomista di alto livello? Forse molto di più di un quinto di secolo lavorando duramente per 12 mesi all’anno senza interruzioni e credendoci fermamente,  lasciando da parte paure e rimpianti. Ogni giorno diventa importante, quasi fondamentale per la crescita, come per ogni colpo tirato in acqua. C’è un’altra condizione quella cioè di aver iniziato a pagaiare presto perché ormai il livello raggiunto dalla maggior parte degli atleti in gara è molto elevato e l’underground di ognuno di loro è impressionante. E’ facile cadere nella depressione quando le cose non vanno come si vorrebbe, ma bisogna prendere i segnali positivi, che ci sono e sono parecchi, per proseguire ad impegnarsi senza risparmio di energie.  Programmare il futuro da oggi considerando il fatto che è già iniziata una nuova epoca.

Martikan in azione nella gara di finale
Nuova epoca? Non si direbbe guardando i risultati della finale della canadese monoposto con un  Michal Martikan tornato ad indossare un pettorale dopo un’assenza dalle gare di oltre un anno e a salire sul gradino più alto del podio. Siamo a tre settimane dal mondiale e il campione slovacco ha voluto lanciare un potente acuto che racconta tutto  il romanticismo del suo isolamento. Lui dopo le olimpiadi ha chiuso le comunicazioni e ha iniziato a ricostruirsi sportivamente parlando. Ha  fatto allenamenti massacranti nella sua Liptovsky e sul nuovo canale  vicino a Adu Dhabi negli Emirati Arabi e più precisamente a Al Ain. Non ha voluto confrontarsi con nessuno fino ad oggi a poche settimane dal mondiali di Praga dove nel 2006 chiuse in seconda posizione dietro a Tony Estanguet che vinceva  proprio lì il suo primo mondiale dei tre totali. Seguiranno quelli del 2009 a La Seu d’Urgell e nel 2010 a Tacen. 
La coppa però alla fine di cinque gare è stata vinta da Tasiadis con due punti di vantaggio su Benus. Terzo lo sloveno Bercic.

Trionfo tutto tedesco nel kayak maschile per la classifica  finale di Coppa. Primo Schubert, secondo Aigner e terzo Dorfler. 



Prima classificata nella classifica di coppa del mondo 2013 
Jessica Fox, seconda la ceca Katerina Hoskova 
e terza Rosalyn Lawrence
Della canadese monoposto in rosa vi avevo già preannunciato la trionfatrice alcuni giorni orsono... confermate le previsioni.







Domani ultimo epilogo con C2 e donne sedute. 


Occhio all’onda! 

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