Si torna

Domani si torna in Brasile e porteremo con noi giorni indimenticabili, sorrisi sinceri, esperienze uniche, momenti magici, ma anche momenti tristi e sconsolati. Poi ci fermeremo ancora un attimo, chiuderemo gli occhi e magicamente tutto prenderà un’altra luce, un altro sapore, un’altra dimensione comunque sia andata sportivamente parlando.

Tutto ciò fa parte della vita, sono il sale per cercare di migliorare sempre, sono l’essenza dell’uomo. Cosa ricordare? Sarebbe facile rispondere tutto e tutti, ma non sarà così facile visto che gli occhi si sono affaticati non poco per cercare di vedere tutte le sfumature di una Olimpiade storica. Terza volta che i cinque cerchi tornano a Londra, terza volta che la fiamma olimpica riscalda qui cuori e anime di milioni di persone. Ecco forse la prima emozione è stata proprio questa: sentire il calore della fiamma olimpica a bordo campo in una notte magica in quel 27 luglio che ha aperto le sfide sportive quadriennali.
La notte in cui si sono ritrovati 204 paesi vestiti con colori diversi, ma uniti da un unico sentimento e aspirazione. Sapere che il mondo per un solo attimo si è fermato e rendersi conto che forse tutto ciò è possibile ti fa sentire bene, ti rende felice in modo cosmico. All’interno di quello stadio in quella notte incantevole e con la consapevolezza che quelle immagini, ovunque fossero entrate avrebbero portato gioia, felicità e commozione, ho tremato, sussultato, ballato, gioito. Ho esagerato e quasi non ho respirato a lungo per non perdermi nulla, tutta questa carica la dovrò utilizzare in questi lunghi quattro anni che mi aspettano per preparare al meglio l’edizione XXXI dei Giochi Olimpici. Già stiamo vivendo questo momento eppure sono con il pensiero proiettato nel futuro, ma questo è lo sport perché se non pensiamo avanti ci ritroviamo a rincorrere il tempo e la gloria!

La seconda grande emozione arriva inevitabilmente dalla canoa che immensamente ha colpito non solo gli addetti ai lavori, ma a detta di molti è entrata fra gli sport più visti e apprezzati di tutto il circuito. L’impianto è veramente spettacolare avvolto da tribune così alte ed estese da contenere 11.000 persone. Che gioia vedere la gente fluire la mattina per le gare con i loro biglietti acquistati per tempo, che sono andati a ruba, e che spettacolo sentire la partecipazione del pubblico ad ogni pagaiata di tutti gli 86 atleti che hanno animato i cinque giorni a cinque cerchi.
Tribune piene: un vero successo per la canoa slalom

A tutto ciò si aggiunge il sapore della storia vissuta e condivisa con Zeno, Raffy, Amur e tanti Amici che se pur non presenti fisicamente lo erano dentro di me.  Già! La storia scritta sull’acqua bianca di Lee Valley, le imprese di tanti eroi. Le gesta erranti di alcuni di loro come il grande Duca, nonchè il D’Artagnan della pagaia: Tony Estanguet che raggiunge quota tre ori dopo aver passato gli ultimi quattro anni a rincorrere ogni giorno questo obiettivo. Poi c’è il grande successo di Super Cali che diventa l’unico K1 ad aver vinto Campionati del Mondo, Europei, Coppa del Mondo e Olimpiadi. Il trionfo degli inglesi in C2 e il loro primo titolo a cinque cerchi in un palmares ricco ma orfano, fino a ieri, dell’oro olimpico. La Fer che sale sul gradino più alto del podio con grande sorpresa di tutti... quasi ha rischiato di restare fuori dalla semifinale alla porta 21!

Insomma ci sarà da raccontare molto, mi ci vorrà tempo, ma mi sono messo di buona lena! 

Occhio all'onda!



Commenti

  1. E' iniziata la grande riscossa della canoa slalom?
    Mi piacerebbe molto che questi successi li vedessero/capissero anche i nostri amministratori.
    Speriamo....

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