In attesa dei mondiali


Se l’è goduta alla grande questa mattina il buon Hradilek che ha sfidato su una serie di combinazioni il suo amico Dawson. I due si sono giocati una birra nella parte iniziale nel tentativo di uscire da una risalita a destra e fare una dritta praticamente alla stessa altezza, quindi ruotare la barca di 180° per entrare a destra della porta successiva. La stessa manovra la faceva nell’ora precedente il vecchio Ford, ma in retro e faticava non poco per raggiungere l’obiettivo di non perdere la porta successiva. Il ceco entrava con molta delicatezza nella risalita pennellando il palo interno, lasciava correre la canoa giusto alla fine della grande morta, portava il peso del corpo sulla coda e con le gambe metteva la sua punta sopra ad una montagna d’acqua. A quel punto con il destro in acqua e con un bicipite che sembrava esplodesse da un momento all’altro, ruotava la canoa in maniera impressionate e appena un attimo prima del primo palo lanciava la barca sull’onda per andare a prendere la porta successiva a destra. Per tutto questo tempo l’ espressione del suo viso era sorridente e distesa.
Il “kiwi” Dawson, se pur basito da tanta impresa, sembrava essere convinto più che mai di riuscire a mettere in atto anche lui sì tanta grazia ed eleganza, ma ahimè, arrivato alla rotazione, forse senza rendersene nemmeno conto, si è ritrovato proiettato più verso l’infinito cielo che verso la porta successiva. Sconsolata la sua espressione per l’impresa mancata e per la bevuta da pagare! Rimane comunque l’impresa del suo grande amico che ormai da alcuni anni sta condividendo con lui le gioie e dolori dello slalom per un sogno a cinque cerchi. E pensare che solo qualche tempo fa per Mike Dawson sembrava un sogno difficile da raggiungere per le sua vocazione più da free-rider che da canoista fra quei pali che tante volte fanno perdere la bussola e anche la pazienza.
Il campo di Cunovo si sta animando a due settimane dal campionato iridato. Oggi sono arrivati argentini e venezuelani. Anche Zeno è più contento e sorridente e si sente meno solo... chissà perché? La colonna sonora delle sue ballate con la chitarra è Bob Dylan e io ritorno indietro nel tempo con molta malinconia! Poi ieri vecchi amici, con cui ho condiviso tante ore di lavoro federale, mi hanno dato una spinta in più per continuare a raccontare questo mondo, questa vita, grazie vecchio grande saggio Ilario.

Occhio all'onda!

Cunovo, 23 agosto 2011
13 days to XXXIV Slalom World Championships



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