Europei inizia l'analisi



“...ed infine per le punzecchiature, che sembrano in punta di fioretto, per uno come me che non conosce gli antefatti, ma scavano trincee di combattimento da postazione”. G.F.


I numeri ci vengono in aiuto per cercare di fare un’analisi sulle 22 squadre che hanno partecipato alla 12esima edizione dei Campionati Europei appena conclusi in Spagna sul percorso olimpico de La Seu d’Urgell. I dati si riferiscono alle prove individuali in chiave di qualificazione olimpica anche se ho inserito le prove del C1 donne che evidenzio con un (*)



15 squadre sono entrate almeno in una semifinale
10 squadre sono entrate in almeno una finale
7 squadre hanno preso almeno una medaglia




La Francia ha quindi dominato questa edizione con:
12 semifinali (2*),
10 (2*) finali
4 medaglie (1*),
2 (1*) ori,
1 argento
1 bronzo

I transalpini hanno gareggiato su acque che conoscono molto bene. Qui, per molto tempo, hanno fatto le prove di selezione per formare le squadre nazionali. L’ultima gara disputata a La Seu d’Urgell è stata la prima prova della “Copa Pirineus” e cioè ai primi di maggio dove hanno partecipato circa 150 atleti in rappresentanza di molti paesi. Una Coppa che prevede due tappe, la prima per l’appunto in Spagna e la seconda, una settimana più tardi, in Francia a Pau. Giunta alla sua seconda edizione è stata inserita dall’ICF come prova di Ranking mondiale.

Detto questo, per una corretta informazioni, possiamo iniziare ad analizzare i loro risultati che li hanno visti protagonisti specialmente nella canadese sia singola che di coppia.
La specialità singola ha come indiscusso leader Tony Estanguet, ma sulla sua scia sono nati e cresciuti degnamente Denis Garugaud e Nicholas Peschier a testimonianza di un lavoro altamente specifico in queste specialità. Ai mondiali junior l’anno scorso avevano piazzato in finale tre su tre (Foulon 5^, Scianimanico 7^, Le Friec 8^). Quindi alle spalle di questi campioni ci sono anche buone leve che stanno crescendo. Per capire il numero dei praticanti in Francia bisogna capire come si arriva alla prova finale del campionato francese. Infatti per poter disputare la finale si passa attraverso delle divisioni e bisogna disputare delle selezioni vere e proprie in diverse gare. Alla fine, normalmente a Bourg St.Maurice, per assegnare i titoli di campione di Francia, ci vuole una settimana di gare! Giusto per capire la dimensione del fenomeno slalom tra i bianco-rosso-blu.
Bottino quindi pieno con tre finalisti nella canadese singola maschile e femminile (ne avevano portate solo 2) e canadese doppia. Nelle donne centrano 3 semifinali e una finale e mettono in evidenza un settore in difficoltà. Regge solo Emilie Fer che però patisce sempre molto le finali. La bianca di Francia il 17 febbraio scorso ha compiuto 28 anni e fu settima ai giochi di Beijng 2008.
Nel kayak maschile la Francia si è presentata con due atleti di valore Lefevre e Neveau e un giovane che si chiama Vivien Colber che il 6 ottobre farà 21 anni. Sui primi due vi ho già raccontato molto, ma su questa new-entry poco o nulla. Vivien gareggia con la “Kezy” di Zig-Zag ed è un ragazzotto sopra al metro e ottanta, 3^ l’anno scorso agli Europei U23. Se volete saperne di più di lui visitate il suo blog che oltre ed essere ben curato è essenziale e soprattutto riporta molti video di gare alle quali il giovane atleta ha partecipato. E visto che parliamo di internet vi consiglio di aggiungere nel vostro segnalibri anche la pagina della Federazione francese e capirete bene che cosa veramente significa tenere aggiornata una pagina web al fine di essere vicino ai propri tesserati con il chiaro obiettivo di offrire ai tecnici dei club un ottimo supporto tecnico su tutte le novità della stagione. Video, analisi video, statistiche di crescita per ogni atleta con grafici e dati, punto di confronto e discussioni interessanti e costruttive. Informazione precisa e dettagliata e soprattutto molto puntuale se non addirittura in tempo reale.

Vediamo ora come i francesi si sono presentati all’europeo sotto il punto di vista del supporto tecnico e logistico.
-- Cinque allenatori, Jean-Yves Cheutin, Sylvain Curinier, Yves Narduzzi, Vincent Redon, Thierry Saïdi e non vi sto a raccontare chi sono e che cosa hanno fatto quando tenevano il culo a mollo!
-- Tre addetti al video François Martinez , Jean-Christophe Gonneaud e Marie Gaspard più due cameramen.
-- A questi si aggiunge lo staff medico con: Johann Fontaine, Mario Scianimanico e Renaud Le Bleïs.
-- Tutto lo staff è diretto da Bertrand Daille, quel Daille che ha gareggiato fino al 1999 in C2 con Eric Biau.

Sul campo, all’altezza delle prime porte avevano piazzato due grandi tende con in mezzo una sorta di zona relax. Una tenda è servita per cambiarsi e l’altra, divisa a metà al suo interno, per i trattamenti dei due fisioterapisti e per le analisi video.
Ritenendo il video tecnico offerto dall’organizzazione poco efficace, come in effetti è stato, hanno improntato tutto un sistema loro per avere ogni dettaglio sulla gara. Se vi interessa conoscere il sistema video improntato già dal 2009 dal Parc del Segre andate a rileggervi questo mio post:
Re: CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA SLALOM - La Seu d'Urgell 9/13 settembre 2009
« Risposta #2 inserita:: Settembre 11, 2009, 12:37:05 pm »

La squadra francese degli europei non parteciperà alla prima prova di Coppa del Mondo di Tacen alla quale prenderà parte la squadra B che è già in Slovenia da lunedì 13 giugno.
Altra cosa certa che non vedremo più gareggiare Estanguet fino ai mondiali, forse in coppa a Praga, ma è ancora incerto. Per lui chiusa la rassegna continentale ora si apre la preparazione specifica per il mondiale e qualifica olimpica di settembre.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

fine prima parte analisi di un europeo di slalom



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foto in alto da sinistra Estanguet, Gargaud, Peschier sul gradino più alto del podio nella gara
a squadre
al centro percentuali di distacco
in basso medagliere e parteciapazione per nazione a semifinali e finali

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