Haneda... Takuya Haneda


Vi dicevo di Haneda... Takuya Haneda. Lasciate perdere per un attimo la canoa slalom e provate a ripensare ai “digimon” . Takuya è tra i personaggi protagonisti ed è soprattutto un gran bravo ragazzo. Un tipo estroverso e sempre di buon umore, ma soprattutto è molto testardo. Ecco il canoista Takuya ha questa grande caratteristica: è veramente testardo. Pensate che da cinque anni vive, studia e si allena in Slovacchia, prima a Liptovosky Mikylas e ora, da poco meno di un anno, a Bratislava dove studia scienze motorie. Parla ovviamente molto bene lo slovacco oltre all’inglese e al giapponese. E‘ nato il 17 luglio 1987, lo stesso giorno, non lo stesso anno ovviamente, della tigre di Cremona alias Mina. Lui invece è la tigre con gli occhi a mandorla e come il più grande felino sulla terra sa aspettare il momento giusto per zampare sulla preda. Ha scelto forse l’obiettivo più ambito da tutti anche se ciò ha comportato grossi rischi per la sua incolumità. Battere il Re Leone nel suo territorio non è cosa da tutti. Si è appostato e lo ha tenuto a distanza per tre lunghissime manche: due qualifiche una semifinale, lo ha stancato, lo ha sfinito, gli ha dato l’impressione di non essere feroce come invece sa essere, poi si è presentato all’agguato armato fino ai denti e… zac! un boccone solo e Martikan si è fatto divorare dalla tigre dell’Asia proprio a Liptovosky Mikulas a casa sua dove basta accennare al nome del biolimpionico per bere una birra gratis.
Bene il giapponese, poco più di un metro e 70, anche se nelle sue biografie c’è scritto 1,75, pesa 67 kg, usa una Supremo tutta bianca con il sole levante sulla coda. Pagaia a destra e ha uno stile decisamente tutto personale. Porta molto bene la canoa e la fa scorrere in ogni situazione. Fino ad oggi sembrava essere destinato a fermarsi alla fine senza avere possibilità di podio, ma in realtà un grande balzo avanti il nipponico lo ha fatto proprio quest’inverno e già in primavera si sono visti i risultati. La sua federazione conta molto su questo pagaiatore e, da quando è arrivato in Europa, ha messo al suo fianco un certo Milan Kuban. Ora ai più forse questo nome dice poco perché lo dovete associare a quello di Marian Olejnik. Kuba/Olejnik sono stati un gran bel C2 dal 1993 al 2007. Argento ai mondiali del 2005 dietro ai tedeschi Christian Bahmann (figlio di quella Bahmann che ha vinto le olimpiadi nel k1 donne nel 1972) e Michael Senft. Lo slovacco Milan che è di Liptovosky si è accasato come allenatore in Giappone e si è preso sotto la sua ala l’allora giovanissimo Haneda. Inoltre la Federazione Giapponese ha spedito qui un intero staff dell’istituto di scienze motorie di Tokyo per supportarlo con video, analisi, prelievi di lattato e quant’altro può servire per dare al bravo ragazzo dei diamond la spinta finale per vederlo sul podio mondiale ed olimpico. Insomma certamente di lui ne sentiremo parlare nel prossimo futuro.
Nel frattempo mi è capitato anche di vedere gli Hochschorner in rafting, l’occasione era ghiotta visto che su quel gommone c’era il ministro dell’interno slovacco e il più famoso anchorman della televisione nazionale slovacca... i mondiali si avvicinano e certo qui non perderanno l’occasione per spingere ancora di più questo sport anche se, per la verità, al canale di Cunovo ,dopo le 17 sembra di stare a Cortina a Natale!

Occhio all'onda!

Bratislava, 26 maggio 2011

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