Pasquetta...da Tonno


Ci sono momenti, sguardi, persone, musica, parole che ti fanno stare bene e che ti regalano tanta energia e forza. Momenti che sai che ti accompagneranno a lungo, momenti belli per la loro semplicità e spontaneità. E’ stato così a pasquetta complice anche il buon cibo e il buonissimo vino. Elementi che forse avevo dimenticato di menzionare poco sopra e che a volte fissano l’attimo! L’aspetto più interessante ed intrigante è dato dal fatto che scopri, negli amici dei tuoi amici, degli altri amici e soprattutto capisci perché sono amici! Beh forse un po’ complicato il ragionamento, ma logico nella sua semplicità. E allora c’è Francone, un pezzo d’uomo con la mani da fata e che tra frittturine, cozze e vongole sembra proprio a casa sua. Si muove tra i fornelli come un airone e solo dopo diverse ore di intenso lavoro ha avuto bisogno di distendersi sul divano per, dice lui, far addormentare la bimba...Il momentaneo letargo si è dimostrato assai redditizio perché al risveglio il gigante e delicato Franco riparte alla grande con... cozze, gamberetti, scampi, olietto, pomodorini e acciughette. Il Teo era una vita che non lo vedevo così come la Cri. Teo è in perfetta forma grazie al parto gemellare anche, se sotto l’occhiale scuro, nasconde, forse, occhiaie da sonno arretrato. La dolce Cate è ancora più tenera con Sofia e Serena o Sara? anche se per la verità l’abbiamo vista poco durante il giorno intenta a camminare, addormentare, cucinare, allattare e consolare le due pargolette. Che strano il destino visto che anche la Cri è in dolce attesa di gemelle o gemelli che nasceranno tra non molto e allora mi sa che Gio, il marito della Cri, lo vedremo anche lui con gli occhialoni scuri, scuri!
La scusa vera e propria della grande abbuffata era il compleanno del Mamo che fatalità coincideva con la pasquetta. Il Mamo è un tipo forte e certo non gli dai le 46 primavere che si porta sul groppone, forse grazie alla gambetta perfettamente depilata per qualche fuga sulla bicicletta tra una fotocopiatrice e un fax venduto. La memoria mi gioca brutti scherzi, ma credo che Tonno con… -ah non vi ho ancora parlato di Tonno in effetti eravamo a casa sua, - Mamo e Teo fossero compagni di liceo e a sentir loro devono averne combinate parecchie assieme. Tipo quella volta che il Teo si è ingurgitato un bicchiere intero di whisky per scommessa e subito dopo è svenuto. Fu salvato per miracolo grazie ad una vomita colossale. Per capire bene il contesto però è meglio a questo punto raccontarvi del menù che in certi casi, e questo è uno di quelli, ha la sua importanza. Dopo “antipiastini” di gamberoni alla griglia, gamberoni in umido con pomodorini, chili e chili di vongole e cozze e spiedini di seppie e calamari, il tutto bagnato da uno sprizzato di cmpari e vino bianco si passa al paiellone con scampi enormi e molto gustosi. Il tutto innaffiato da ottimi prosecchi della Valdobiadene (sarà contento il mio amico Livio) Bisol in formato magnum per guadagnare tempo sui tempi di apertura delle bottiglie. L’impresa di mantenere fresco il buon vino con le bollicine è completamente inutile: il contenuto finisce prima che la bottiglia possa riprendere posto nella bella e argentea ghiacciaia! Apprezzato parecchio anche il Durello Marcato. Per fortuna che Tonno, conoscendo gli amici, di magnun ne ha acquistati parecchi. Ovviamente dopo la paella cucinata utilizzando il brodino delle vongole e cozze prima spolverate, i dolci! Il pasto non è completo senza caffè, ammazza caffè e... il liquorino al mirto che ha la funzione di far digerire anche i sassi. Bene si può pensare che il convivio sia giunto alla sua naturale conclusione, tanti saluti, ringraziamenti e appuntamento alla prossima grande occasione! E invece no. Quattro passi attorno al magico giardino di Angelo, papà del Tonno, uno sguardo con ammirazione ai fiori della Luciana, mamma di Tonno, quattro tiri al pallone, per i più coraggiosi, quattro passi invece di tango con la nuova coppia di tangheri Mara e Andrea e... si riprende il giro con delle magiche bruschette. Questo naturale e semplice alimento ha la capacità di stimolare le papille gustative. Le papille gustative sono strutture neuroepiteliali situate sulla superficie superiore della lingua e hanno la funzione fondamentale di farti percepire i cibi e i sapori ingurgitati. Ciò avviene soltanto nel momento in cui le sostanze che compongono gli alimenti si trovano in soluzione acquosa nella saliva e possono perciò facilmente raggiungere le papille: questa è la motivazione per la quale sentiamo maggiormente il sapore di ciò che "si scioglie in bocca". Si lo so, quest’ultima parte l’ho copiata da Wikipedia, ma era per farvi capire scientificamente l’inghippo che ora vado a raccontarvi. Bene dopo le bruschette, che hanno riaperto gli “stomachini” degli amici, e visto che le braci erano pronte sembrava giusto metterci sopra due costine, braciole, bistecche, salsicce, wurstell e quanto altro si possa immaginare che possa essere divorato da una quindicina di persone, all’apparenza abbastanza normali, e che sembravano non mangiare da una settimana. Alla faccia della fame nel mondo!

occhio all'onda!
...continua

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