Gare a squadre sempre un grande gara


Due panini con bistecca e cipolle, un hot-dog e tre bibite otto euro. La carne è molto buona e la birra è fresca e leggera. Lo sanno bene i tifosi sloveni che sono arrivati a Cunovo in gran numero. Loro danno calore e supporto ai loro atleti e in modo particolare al grande Pero, al secolo Peter Kauzer. Arrivano tutti assieme con un pullman, indossano magliette azzurre con il logo dei prossimi mondiali a Tacen e sventolano bandiere all’aria facendosi sentire rumorosamente con trombette a fiato che ti spaccano le orecchie. E pensare che nel 2006, ai mondiali di Praga, il presidente della Fick, dopo avermi cortesemente accompagnato alla porta come commissario tecnico, mi aveva offerto di rientrare occupandomi della tifoseria italiana. “ho capito qual’è il tuo ruolo: organizzatore di viaggi all inclusive per la canoa italiana, visto che abbiamo sempre un sacco di richiesta in questa direzione”. Peccato però che io faccia di mestiere l’allenatore dal 1994 e prima avevo pagaiato per il mitico Canoa Club Verona, poi per il Corpo Forestale e contemporaneamente per la squadra azzurra, ma il tour operator... non che mi risulti. E’ come chiedere al presidente di allenare gli atleti invece di fare il suo mestiere.
Giusto per la cronaca a seguire le imprese dei nostri eroi italici in quel di Bratislava ci sono: la fidanzata di un atleta, una mamma e il papà di un altro azzurro con due loro amici digiuni della disciplina in transito per il mare della Croazia e un gruppo di ben: due fans from home di Super Cali. Quest’ultimo però ci aggiunge tutta la squadra cinese - qui a Bratislava in attesa del pre-mondiale della settimana prossima - la fidanzata Alexandra e ovviamente il sottoscritto. Naturalmente alla sua lista si aggiungo anche Marina e Zeno!

Sabato, vigilia di ferragosto, dedicato alle gare a squadre che, come sempre, divertono e offrono spettacolo da non perdere. Perché questa splendida specialità non sia olimpica non si capisce proprio, visto che l’atletica leggera ha la sua prova collettiva e così è per il nuoto, scherma, tennis tavolo, ginnastica artistica e per tanti altri sport. A Poznam, poi la settimana prossima ai mondiali di canoa da velocità, ci provano anche loro con la staffetta per cercare di portarla ai Giochi. Nello slalom la discesa di tre atleti contemporaneamente oltre ad essere emozionante e spettacolare regala senso di gruppo ed appartenenza, magari anche per pochi attimi, ma che offrono la dimensione di una nazione nelle diverse specialità.

Campebell Walsh e Fabien Lefevre sono stati i protagonisti in negativo per le loro rispettive squadre. Tutti e due si sono rovesciati sull’ultimo salto con l’inevitabile conseguenza di perdere la risalita e la seguente porta in discesa. Fuori quindi inglesi e francesi e con italiani al palo per l’uscita di scena in semifinale, la gara nel kayak maschile a squadre si è risolta tra polacchi, tedeschi e sloveni. Bravi i bianco-rossi con Dariusz Popiela e Mateusz e Grzegorz Polaczyk che portano a casa corona europea e gloria su tedeschi e sloveni. Amara consolazione per il piccolo, ma potente Popiela, che a giugno, prima del rinvio dell’europeo, aveva vinto la qualifica e che invece ieri è rimasto inesorabilmente fuori dai venti semifinalisti.
Kauzer ha provato a guidare i suoi compagni sul gradino più alto del podio, ma le due penalità di Dejan Kralj, impediscono agli sloveni di vincere l’oro: sarà forse rimandato a settembre su acque più amiche?
Nella canadese monoposto Martikan, Slafkovsky e Benus incantano come sempre e vedere all’opera questi tre felini a caccia della preda fa dimenticare il grande caldo e il sole battente che siamo costretti a prenderci visto che dalla tribuna coperta non ci è consentito seguire.
Ci aspettavamo il trionfo degli slovacchi anche in C2 dopo che avevano dominato la semifinale. Questa volta gli Skantar sono incappati in un banalissimo errore tra la 18 e la 19 che è costato a tutti la gara di finale. Trionfo quindi dei Ceki che non si sono fatti certo scappare l’opportunità di un titolo europeo.

Per le donne è stata ancora una volta una lotta per la sopravvivenza. Vincono le tedesche che sembrano aver rivoluzionato il famoso motto dei moschettieri di Dumas in: “tutte contro tutte e ognuna per conto suo”. Il loro tempo ha un distacco del 25% dal K1 maschile che ci fa capire esattamente la dimensione di questa finale in rosa. Vi lascio immaginare il resto del podio! Esultano le polacche, che dalla loro hanno fisici atletici e molto carini e chiudono seconde davanti alle padrone di casa prive della Kaliska, che toccano le porte come se fossero ciliegie da mangiare sull’albero a giugno.

Domani semifinali e finali individuali, mentre a Solkan (Slovenia) è in corso la seconda prova della Teen Cup le giovani speranze di oggi... i campioni di domani.

Occhio all’onda!

Cunovo, 14 agosto 2010 - Campionati Europei Slalom 2^ giornata gare a squadre.

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nella foto: Peter Kauzer in qualifica a Cunovo all'uscita della porta 14
foto di Marina Bertoldi

Commenti

  1. Grande famiglia Ivaldi sempre sull' onda..!Domani 16 agosto stacco finalmente dopo tre mesi di lavoro pieno di problemi e tanto stress.. vado con mia molgie a Mostar a trovare amici e vedo anchio di farmi..."Due panini con bistecca e cipolle, un hot-dog e tre bibite otto euro"..; anche se non sono un grande intenditore e appasionato di canoa kayak (sono comunque affascinato da questi atleti che ho imparato ad apprezzare a Verona) seguo sempre i tuoi blog...vai avanti così!
    Ci vediamo appena puoi a Verona così mi aggiorni sulle vicende dell' area chievo...

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  2. ciao Carissimo buone vacanze e speriamo di vederci presto, magari all'Adigemarathon del 16 e 17 ottobre - occhio all'onda! Ettor e

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