Non ditelo a Raffy e a Taberna


A Cunovo i ragni sono i più veloci che abbia mai visto in vita mia: tessono ragnatele gigantesche in pochissimo tempo. Questa mattina infatti ho appoggiato la mia fedele e vecchia mountain-bike alla ringhiera del ponte in partenza e con il mio collega Ludo (l’allenatore personale di Michael Kurt) sono andato lungo il percorso a disegnare il tracciato della gara che i nostri atleti avrebbero fatto da lì a poco. In totale penso di non essere stato via più di 30 minuti e al mio ritorno mi sono ritrovato l’amato velocipede praticamente chiusa dentro una fitta rete di ragnatele. Ho dovuto fare una radicale bonifica prima di rimettermi in sella. Non ditelo però a Raffy e a Exabi Taberna loro sono due brave persone e appassionati canoisti, ma sono anche terribilmente aracnofobici. Niente di personale ovviamente e non era mia intenzione tenere una disquisizione su questi animaletti pelosi e poco simpatici, anche se dalle mie parti si dice che la loro presenza annuncia l’arrivo di soldi! Volevo, per la verità, aggiornarvi sul fatto che oggi da queste parti ci sono state le prove generali del canale di sinistra che ospiterà i campionati del mondo nel 2011: selezione olimpica per Londra 2012. Non è facile mettere mano ad un tracciato ed adeguarlo a quelle che sono le nuove tendenze dello slalom. Il problema sta nel cercare di rendere poco più di 1oo metri d’acqua meno brutali di come si presentavano fino a poco tempo fa. La distribuzione del dislivello era concentrata in pochi metri e la conseguenza era quella di avere un solo passaggio molto impegnativo, mentre prima e dopo la prima parte non era particolarmente interessante.
Ieri, dopo mesi di lavoro, è stata rilasciata l’acqua per vedere l’effetto che fa - vengo anch’io, no Tu no... mi sono perso con il mitico Enzo Jannacci! L’effetto non è male, anche se, come lo stesso Robert Orokocky ha sottolineato, qualche modifica deve essere ancora apportata. L’effetto nel vedere sviluppata la gara su un tracciato che praticamente è tutto visibile dall’inizio alla fine non è male, neppure in prospettiva delle numerose ore che saremo chiamati a fare da settembre in avanti: lavorare ed allenare sarà più agevole. Cambia non poco anche la seconda parte e alla confluenza con il canale di sinistra è sparita la bellissima onda che fa danzare gli slalomisti come se fossero ballerini sulle punte. E’ un’onda perfetta per proiettare la canoa fuori dall’acqua e rotearla a proprio piacere e bravura. Offre mille combinazioni grazie alle due grandi morte che si formano al suo lato.
L’idea degli organizzatori era quella di far disputare i pre-mondiali - giusto una settimana dopo gli europei che si recuperano - sul nuovo percorso, ma credo che non arriveranno in tempo a finire i lavori e soprattutto a renderli sicuri. Certo nella vita bisogna essere sempre positivi e speranzosi, e noi canoisti certo lo siamo, ma non sarà facile, tanto più che l’attuale posizionamento degli ostacoli non sarà quello definitivo.
Non solo a Cunovo si sperimenta e si prova il nuovo tracciato, ma anche da Londra arrivano piacevoli novità. Infatti pochi giorni fa è stato fatto il primo test sul canale olimpico e sembra che tutto sia andato per il meglio. Beh! non potrebbe essere diversamente visto che a progettare la struttura è stato chiamato Scott Shipley che prima di essere un ingegnere idraulico era un canoista assai conosciuto e protagonista assoluto intorno agli anni ’90 con la sua barchetta da slalom e il suo sorriso gentile ed intelligente.


Occhio all’onda!

Cunovo, 30 luglio 2010 - Summer Slalom Training Camp

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