Un sorriso per Rich Weiss


Nick Smith è stato in passato un onesto pagaiatore in una carriera internazionale che è iniziata in canadese monoposto nel 1994 e poi è proseguita dal ’97 al 2009 in C2 prima con un certo Stuart Bowman, fino al 2006, e poi, per alcuni anni, si è messo in barca con Dan Goodard. Quest’ultimo è ancora in attività in canadese doppia con Colin Radmore. Il buon Nick non ha mai avuto l’onore di un podio e pensare che ai giochi Olimpici del 2000 a Sydney ci è andato molto vicino finendo quarto in una gara entusiasmante. Ora è il tecnico inglese per la canadese doppia, cammina in modo strano ed è sempre sorridente. Qui a Seu ha disegnato il percorso per qualifica e finale in coppia con con Lluis Grau un local che da molti anni è impegnato nella canoa slalom in Spagna e non solo. Direi che l’alleanza ispano-britannica, che ha precedenti solo con Maria la Cattolica quando si alleò con glii spagnoli pur di sconfiggere i rivali di sempre e cioè gli scozzesi, ha portato sapienti passi avanti per i percorsi di slalom. Ne è uscito infatti un tracciato molto interessante che lancia delle precise direttive e dei suggerimenti per tutti. Il primo sul modo di interpretare le risalite che in due casi - porta 1 e 14 - diventano semplici passaggi di porta. Poco sarebbe cambiato se fossero stati sostituiti i pali da rosso a verde. L’idea poi generale è quella di una ricerca di linee disegnate dall’acqua e gli atleti dovranno giocare con l’elemento liquido se vorranno interpretare al meglio un bel percorso di qualifica. Le combinazioni che lasciano libera interpretazione e libertà di espressione sono due e cioè alla porta 4 e alla porta 18. In un certo senso speculari, ma nello stesso tempo complementari:nella prima si esce da una risalita destra e sulla stessa linea si trova il palo della porta successiva che può esser oltrepassato in retro o con una manovra di rotazione che ti permette di affrontare la porta in avanti. Ora la scelta sarà solo legata all’abilità di ogni singolo atleta poiché, dopo diversi riscontri cronometrici, le due manovre si equivalgono. Nel passaggio 18 - 19 invece è certo, per il 99% dei casi, che la scelta sarà quella di una saggia retro prima di imboccare l’onda che ti proietta nella risalita di sinistra... tanto più che non c'è Martikan che sicuramente avrebbe fatto parte di quell'1%!

La Seu d’Urgell è sempre romantica e accogliente e poi oggi è un giorno speciale che puntualmente viene ricordato a tutti dalla mia amica Rosy. 13 anni fa moriva Rich Weiss, suo marito, in canoa su un salto che aveva già fatto diverse volte. Assieme abbiamo condiviso tanti allenamenti, viaggi, sorrisi, parole, sogni e speranze il tutto sempre con il sorriso e con quel suo modo particolare di vivere le emozioni. Quando successe Rosy aspettava un figlio da lui che nacque pochi mesi dopo e nel nome, River, è incisa la passione di un padre speciale che ha lasciato a tutti noi quel sorriso unico e che sa darti forza anche nei momenti tristi e difficili della vita. Ciao Rich e un bacio a Rosy e a River -

Occhio all’onda!

La Seu D’Urgell 2^ tappa di Coppa del Mondo di canoa slalom
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nella foto momenti della demo run

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