Necessitiamo di una svolta


Il sondaggio europeo associato a tutti gli altri rapporti che abbiamo visto precedentemente si agganciano perfettamente al concetto base della Tecnica dello Slalom. Voi ovviamente, a questo punto, pensate di lasciare perdere il proseguo di queste righe per dedicarvi a qualche altro lavoretto che potrebbe dimostrarsi molto più utile alla vostra vita o perlomeno rendervela ancora più comoda o affascinante. La conclusione più ovvia è quella che vi sta sfagiolando nella testa: questo è un pazzo, meglio lasciarlo perdere… non sareste gli unici, già altri per voi hanno provveduto a farlo!
Ma se mi seguite arrivo anche alla logica di questo ragionamento. Qualcuno sostiene che si possa parlare di stile che contraddistingue una nazione in grado di mettere in finale costantemente degli atleti affidando alla tecnica l’estro del suo interprete migliore, del fuoriclasse, allora il sondaggio entra appieno in questa discussione.
Ho cercato spesso e volentieri di raccontare che cosa sta dietro ad un risultato importante che difficilmente esce da un caso fortuito. Il risultato non è altro che la conseguenza di un lavoro costante protratto nel tempo con solide basi e obiettivi chiari e lungimiranti. Il risultato non è un salto nel buio è la somma di tanti fattori che si intrecciano e che possono regalare successi con continuità, senza per forza di cose avere il fuoriclasse. E’ un risultato piazzare sempre e con costanza uomini in finale. E’ un risultato essere presenti in finale in tutte le specialità. Non dovrebbe essere un vanto per un presidente federale affermare che lui stesso non costa nulla alla stessa organizzazione perché inevitabilmente poi questo a cascata lo si predente dagli altri che operano nel settore. Non dovrebbe essere un vanto assumere un’altra segretaria a tempo indeterminato se si considera che non c’è all’interno della nostra Fick nessun vero tecnico a tempo indeterminato. Una federazione sportiva dovrebbe essere, a mio modestissimo avviso, costituita da professionisti a tempo pieno partendo proprio dal vertice. Tecnici professionisti, dirigenti professionisti, direttori tecnici professionisti, preparatori atletici professionisti, fisioterapisti professionisti, medici professionisti. Quando dico professionista sottolinea l’aspetto economico che permette alla persona di dedicare tempo ed energie al lavoro, perché di lavoro si deve trattare… se poi c’è anche la passione e la competenza tanto meglio!
I risultati arrivano se il sistema prevede un progetto e un programma sostenuto da persone a tempo pieno e in buon numero, diretti da chi ha le idee chiare su dove arrivare, con i dovuti aggiustamenti in corsa.
Molte federazioni, Coni compreso, sono professionisti solo in segreteria, anche se il suo Presidente e la Giunta è comunque e giustamente ben pagata.
Il cambiamento e lo “stile” arrivano solo se ci concentreremo a cambiare quel 3% che ci ha assegnato la comunità europea nel suo sondaggio. Dobbiamo cambiare radicalmente, dobbiamo prendere decisamente un’altra direzione per creare un nostro stile e per offrire ai giovani molte opportunità che ad oggi vengono loro negate.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

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